6 aprile 2010

L'Aquila, un anno dopo

Un anno è trascorso dal terribile terremoto che ha sconvolto L'Aquila e provincia. Dopo un anno tutto il patrimonio architettonico della città e dei paesi vicini è ancora lì, tranne che per quelle poche macerie che i cittadini aquilani, rimboccandosi le maniche da soli, sono riusciti a togliere da più di un mese a questa parte. Il governo e tutti i loro organi di stampa continuano a sostenere il grande successo e la velocità con la quale hanno ridato le case ai cittadini. A parte il fatto che le case che hanno consegnato sono nuove (e quindi non hanno ridato le case ma dato case nuove), e non sono dov'erano le vecchie (e quindi chi ha una di quelle nuove case non è ora dov'era prima), non considerano il fatto che date le case si è risolto il problema. E le macerie?? La ricostruzione dov'è?? Apprezzo sicuramente il fatto che le persone hanno un tetto sulla testa ma non il modo in cui il tutto è stato sbandierato e raccontanto, come sempre in modo molto fantasioso, nascondendo i fatti scomodi (fischi al Presidente del Consiglio quando tornava a L'Aquila dopo le continue promesse di una ricostruzione velocissima, la migliore degli ultimi 150 anni!!!!). Un anno dopo L'Aquila è ancora squarciata e come sempre diventerà fenice, risorgerà dalle proprie ceneri, da sola.

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